Dal dizionario:
- 1 Informazione relativa a una persona o un avvenimento perlopiù recente, appresa direttamente o tramite altri SIN novità: diffondere una n.; buona, bella, brutta, cattiva n.; in partic. (e spec. al pl.) informazione di interesse generale trasmessa dai mezzi di comunicazione di massa: sentire alla radio le n. sportive; || fare n., destare interesse, scalpore | dare n. di qlco., informare, annunciare
- 2 Informazione su fatti del passato tramite tracce tangibili o memoria: un popolo di cui si è persa ogni n.
- 3 lett. Conoscenza, cognizione di qlco.
L’informazione è la scambio di conoscenza tra due o più persone, all’interno di una comunità o nella società, nonché il significato che le persone coinvolte attribuiscono a tale conoscenza. È ciò che, per un osservatore o un recettore posto in una situazione in cui si hanno almeno due occorrenze possibili, supera un’incertezza e risolve un’alternativa, cioè sostituisce il noto all’ignoto, il certo all’incerto. In altre parole, essa riguarda il contesto in cui i dati sono raccolti, la loro codifica in forma intelligibile ed in definitiva il significato attribuito a tali dati. La parola deriva dal sostantivo latino informatio(-nis) , dal verbo informare, nel significato di “dare forma alla mente”, “disciplinare”, “istruire”, “insegnare”.
Quindi, in sostanza, la notizia dovrebbe esserre un’informazione resa nota e dovrebbe quindi portare conoscenza su vasta scala, una conoscenza non superficiale, ma frutto di scambio e di studio, che dovrebbe permettere di avere maggiori certezze e cognizione di causa. Credo sarebbe utile ricordarlo ad ogni giornalista e direttore di giornale ogni volta che decidono di affrontare un argomento e di pubblicarlo sulla carta stampata o di diffonderlo in altro modo. E’ un compito gravoso e prezioso dare notizie.
Dare notizie è fare informazione, permettere alle idee di circolare, aumentare il livello di conoscenza qualificata.